Colonscopia

Procedura endoscopica che consente di visualizzare direttamente la mucosa del colon e, se necessario, consente di prelevare minuti frammenti della mucosa per una diagnosi istologica

Cosa serve

È richiesta la prenotazione della prestazione, effettuata agli sportelli CUP oppure telefonicamente. Per maggiori informazioni, vedi anche: Come fare per prenotare una prestazione al CUP

Presentarsi all’appuntamento:

  • avendo effettuato, nei giorni precedenti all’esame, la preparazione alla colonscopia
  • con l’impegnativa del Medico Curante o dello specialista richiedente con documentazione clinica per patologie rilevanti, esami endoscopici con relativi referti istologici, eventuali referti esami ematici
  • con l’elenco dettagliato della terapia in corso, con relativi dosaggi
  • accompagnati, poiché il paziente non potrà guidare per almeno 6 ore dopo sedazione cosciente o dopo sedazione con assistenza anestesiologica

Come accedere

Accedere agli sportelli dell’accettazione dell’ospedale presso il quale è stata prenotata la prestazione, almeno 30 minuti prima dell’orario dell’appuntamento

Cos'è

La colonscopia è un esame diagnostico e terapeutico che consente la visione diretta dell’interno del colon e del retto mediante un tubo flessibile dotato di telecamera, chiamato colonscopio. È utilizzata per individuare lesioni, infiammazioni, polipi, tumori o altre alterazioni della mucosa intestinale e può essere impiegata anche per interventi mininvasivi, come la rimozione di polipi, il prelievo di biopsie o l’arresto di piccoli sanguinamenti.

Le principali indicazioni comprendono la prevenzione e lo screening del tumore del colon-retto, la ricerca delle cause di disturbi intestinali persistenti, il monitoraggio di malattie infiammatorie croniche (come colite ulcerosa e morbo di Crohn) e il controllo post-operatorio o dopo polipectomia.

L’esame richiede una preparazione accurata, basata su una dieta priva di scorie nei giorni precedenti e sull’assunzione di lassativi per ottenere una completa pulizia intestinale. Una preparazione inadeguata può ridurre la visibilità e compromettere la qualità diagnostica.

La colonscopia si esegue in ambulatorio o in day hospital, generalmente con il paziente sdraiato sul fianco sinistro. Può essere effettuata senza sedazione, in sedazione cosciente o, nei casi più complessi, in sedazione profonda. Durante la procedura, che dura in media 20-45 minuti, il medico introduce il colonscopio dall’ano e lo fa progredire nel colon, insufflando aria o anidride carbonica per distendere le pareti e visualizzare al meglio la mucosa.

Dopo l’esame, il paziente può avvertire gonfiore o lievi crampi, che scompaiono spontaneamente. In caso di sedazione è necessario farsi accompagnare e non guidare per alcune ore. Le complicanze sono rare: la più seria, la perforazione intestinale, è estremamente infrequente; possono verificarsi anche piccoli sanguinamenti, di solito controllabili endoscopicamente.

La colonscopia rappresenta il metodo più accurato per la diagnosi e la prevenzione del tumore del colon-retto e resta lo standard di riferimento anche rispetto a metodiche alternative come la colonscopia virtuale o la videocapsula, che non consentono interventi terapeutici.

In assenza di lesioni, lo screening è consigliato ogni 10 anni, mentre in presenza di polipi o fattori di rischio i controlli vengono programmati con maggiore frequenza. Si tratta di un esame sicuro, efficace e fondamentale per la tutela della salute intestinale e la diagnosi precoce di patologie potenzialmente gravi.

Procedure collegate all'esito

Ritiro esame istologico: Se viene effettuata biopsia/polipectomia il referto dell’esame istologico sarà disponibile per il ritiro dopo circa 30 giorni. 

L’esame istologico urgente sarà disponibile dopo 7 giorni con contestuale colloquio con Medico operatore.

Servizi e prestazioni correlate

Procedure operative in corso di colonscopia/rettosigmoidoscopia

La colonscopia, pur essendo anch’essa una procedura sicura, ha un rischio aumentato di complicanze (fino al10%) che dipende dal tipo di trattamento effettuato.

  • Polipectomia: consente l’asportazione di lesioni polipoidi sessili (piatte) o peduncolate, mediante l’utilizzo di un’ansa diatermica collegata ad un elettrobisturi.
  • Mucosectomia o Resezione Endoscopica Mucosa (Endoscopic Mucosal Resection, EMR) e Dissezione Endoscopica Sottomucosa (Endoscopic Sunmucosal Dissection, ESD) sono tecniche avanzate di asportazione di lesioni neoplastiche superficiali, mediante, rispettivamente, ansa diatermica o ago dissetore.
  • Emostasi: ha come obiettivo l’arresto di un sanguinamento che può essere dovuto a ulcera, gastrite, varici esofago-gastriche, angiodisplasie, vaso visibile nel contesto di mucosa normale (lesione di Dieulafoy). Le procedure di emostasi comprendono tecniche termiche (APC: Argon Plasma Coagulation), iniettive (adrenalina), o meccaniche (clip). Un’emostasi più efficace si ottiene combinando almeno 2 tecniche nello stesso paziente.
  • Rimozione di corpi estranei. Nel tratto digestivo inferiore (retto) possono essere rimossi, mediante coloscopio, corpi estranei accidentalmente o volontariamente introdotti.
  • Dilatazione di stenosi (restringimento del calibro del viscere conseguente a patologia infiammatoria o neoplastica).In caso di stenosi infiammatoria, può essere eseguita una dilatazione pneumatica (palloncino) o meccanica (sonda rigida di calibro progressivo) su filo guida precedentemente posizionato. Possono essere necessarie più sedute per la risoluzione della stenosi.
  • Posizionamento di endoprotesi o stent. L’endoprotesi è un dispositivo medico con maglia metallica espansibile che consente di ripristinare o mantenere la pervietà del lume di un viscere. La manovra di posizionamento dell’endoprotesi avviene sotto visione radiologica ed endoscopica. Le patologie che possono richiedere il trattamento con endoprotesi sono le stenosi solitamente maligne o più raramente stenosi cicatriziali.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
28 ottobre 2025